Handcraft Distillery

La storia della Grappa Toscana

Quando è nata la distilleria Nannoni, in Toscana non c’era la cultura della distillazione, le vinacce venivano per lo più buttate nel pollaio, e la maggior parte della grappa prodotta nella regione era destinata alla vendita sfusa verso il nord Italia.

Noi non abbiamo mai fatto “distillazione di smaltimento”, non abbiamo mai voluto i contributi alla distillazione concessi per questo tipo di produzione ma abbiamo da sempre scelto solo le partite migliori di vinaccia, per fare grappa artigianale di qualità. Per questo posso affermare con affetto ed orgoglio, che è stato il mio Maestro a dare valore alle vinacce ed alla grappa in Toscana.

I primi tempi è stata dura, ma in poco tempo le aziende vitivinicole di Montalcino si sono rese conto della grande opportunità che gli veniva offerta, così, un casale in mezzo alla Maremma è diventato meta internazionale per i cultori e per i turisti del buon bere.

A 47 anni dalla nascita della distilleria, continuo a scrivere la storia della Grappa Toscana grazie anche all’affetto ed al supporto delle mia socie, Rossana e Morena, e della mia famiglia.

La Distillazione della Grappa Toscana

La grappa di fattoria è nata in Toscana quando il mio Maestro, Gioacchino Nannoni ha trasformato una vecchia casa padronale in mezzo alla campagna maremmana nella distilleria che ha dato i natali alla Grappa di Brunello.

Gioacchino Nannoni è  stato il primo a credere nelle potenzialità del nostro territorio, insieme a pochi altri “vignaioli” che negli anni settanta si sono “rimboccati le maniche” ed hanno dato vita ad aziende oggi conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.

Ancora oggi, a oltre dodici anni dalla sua scomparsa, ricordo quando passeggiavamo insieme in azienda e mi diceva “Vedi, Priscilla, qui c’è la qualità della vita”… e penso proprio che avesse ragione: in questo territorio che tutti ci invidiano, dove fare grappa quaranta anni fa era una scommessa perché la distillazione della grappa artigianale nell’immaginario del consumatore era o trentina o friulana o piemontese, oltre ad esserci una grappa di grande qualità, la qualità più importante è proprio quella del territorio.

Mi diceva anche “La distilleria è “un mangia tempo”… lì per lì non mi capacitavo di come avessero potuto volare quei suoi anni, dal 1973 (anno di fondazione della distilleria) al 1997 (anno della mia prima campagna di distillazione). Adesso che sono alla mia ventitreesima distillazione, penso che avesse ragione anche in questo…

Ogni volta che guardo la distilleria lo immagino orgoglioso nel vedere che i suoi insegnamenti non sono stati vani ed è a lui che dedico ogni medaglia ed ogni successo.

La Nostra Grappa Toscana

La ricerca dell'eccellenza nella tradizione

Il termine “Grappa Toscana” è da molti abusato. Perché se non si parla di vinaccia fresca e di distillazione artigianale, che la grappa sia toscana, siciliana o trentina, poco importa, avrà solo un cattivo odore ed un gusto pessimo.

Quando distillo, il mio obbiettivo è far sentire i profumi del territorio, dare a chi degusta le emozioni che si hanno attraversando le pianure della Maremma, le crete del Senese, le colline fiorentine.

La nostra grappa ha quindi poco a che vedere con le altre grappe toscane, la distillazione della nostra grappa è di volta in volta espressione del territorio di appartenenza del vigneto

Priscilla il Mastro Distillatore

L'unico Maestro Distillatore Donna

23 distillazioni. 9 trofei “acquavite dell’anno”, 20 medaglie “doppio oro”, 113 medaglie oro dal 2011 al 2019.
Tante patenti: da quella del camion a quella per la conduzione dei generatori di vapore.

Tanta passione ed anche un po’ di incoscienza.

La passione che serve per investire ogni centesimo in un sogno, l’incoscienza che serve per prendere sulle proprie spalle a 17 anni un impegno importante: il futuro di una tradizione quasi esclusivamente tramandata per via ereditaria e riservata in genere agli uomini.

Priscilla Occhipinti è sicuramente l’unica che può vantare di distillare personalmente la totalità della produzione della sua azienda.

Quali sono stati gli ingredienti per questo successo?

“Tanto impegno, la voglia di divertirsi lavorando, il mio Maestro, Gioacchino Nannoni, che mi ha preso sulle sue spalle per lanciarmi in alto, credendo in me. E per continuare a crescere? La volontà di mantenere una promessa, la caparbietà, curiosità, un buon naso e tanto entusiasmo.”

Firma Priscilla Occhipinti

Distillazione Artigianale

Distillazione Artigianale Grappa, Gin, Brandy e Whisky

Nannoni Grappe è leader nella distillazione Artigianale Grappa, Gin, Brandy e Whisky.

La distillazione artigianale è un’arte che vede il Maestro distillatore farsi strumento insieme al suo impianto di distillazione.

Ritrovarsi immersi nei vapori, fra sibili e sbuffi, sentire la dolce musica della distillazione ed inebriarsi dei profumi della vinaccia è magico.

Il lavoro del distillatore artigiano è concentrare nel bicchiere i profumi della vendemmia, valorizzare ogni materia prima affinché chi degusta possa vivere emozioni legate al territorio ed ai suoi frutti.

Metodo discontinuo

Distillazione artigianale con metodo discontinuo

La distillazione con metodo discontinuo, distillazione discontinua o artigianale è quella lavorazione che viene fatta “a cotte”, ovvero alimentando l’impianto di distillazione in maniera non continua.

Per ognuna di queste “cotte” il Maestro distillatore inizierà a riscaldare l’impianto per portare la materia prima ad ebollizione, si formeranno dei vapori alcolici che si ricondenseranno ed il vapore ricondensato uscirà sotto forma di liquido.

A questo punto sarà il Maestro distillatore che basandosi su alcuni parametri di osservazione dell’impianto e grazie ai suoi sensi, scarterà la prima parte denominata TESTA, contenente l’alcol metilico, prenderà la seconda parte denominata CUORE, la parte dove devono rimanere gli aromi e l’alcol etilico e scarterà la terza parte denominata CODA, composta da sostanze altobollenti, grasse ed amare.

Nella distillazione artigianale il Maestro distillatore interviene ad ogni cotta personalmente ed è esso stesso, con i suoi sensi, parte dell’impianto di distillazione; per questo i prodotti della distillazione artigianale hanno una grande personalità e sono sempre unici.

Produzione diversificata

L’invecchiamento in legno delle nostre acquaviti avviene da sempre solo all’interno dei nostri due magazzini fiduciari sigillati dalla Agenzia delle Dogane, pertanto la durata dell’invecchiamento ed i cali sono garantiti da documenti ufficiali dello Stato.

Abbiamo due magazzini di invecchiamento ed oltre 1000 barriques (225 Lt) dove le nostre acquaviti riposano da 18 mesi a 25 anni.

Se una botte esausta non permette un buon affinamento e non cede colore, una botte nuova cede colore ed aromi, tende però a coprire le caratteristiche proprie del distillato.

Il nostro obiettivo, sia per i prodotti a nostro marchio, sia per le acquaviti lavorate in conto terzi, è quello di valorizzare le peculiarità del distillato, esaltandole con un invecchiamento adeguato, scegliendo la botte con le giuste caratteristiche e valutando la durata ideale, sempre alla ricerca dell’eccellenza.

Per la produzione di grappa riserva o stravecchia, prediligiamo barriques utilizzate almeno una volta per il vino, affinché non siano troppo aggressive; per nostra filosofia, il legno deve valorizzare gli aromi del distillato e non coprirli.

Oltre alla grappa riserva 18 mesi, produciamo sia a nostro marchio che per conto terzi grappa riserva di tre, cinque, dieci anni ed oltre.

Nel corso dell’invecchiamento per la produzione di grappa riserva, effettuiamo dei controlli periodici per verificare il corretto evolversi dei distillati e scegliere insieme al cliente il momento migliore per l’estrazione.

La Distillazione della Grappa Biologica è una delle nostre peculiarità più apprezzate.

Lavoriamo da sempre le partite di vinaccia separandole per tipologia e restituendo nella lavorazione in selezione ad ogni cliente la grappa ottenuta dalle proprie vinacce.

Il passo da qui a poter certificare la lavorazione biologica e la distillazione di grappa biologica è stato quindi breve: è stato sufficiente mostrare al nostro ente certificatore come lavoriamo, creare degli spazi appositi ed impostare una contabilità parallela per la gestione delle partite biologiche.

Le materie prime biologiche, oltre a possedere i requisiti di freschezza ed alta qualità per noi imprescindibili, devono essere gestite in maniera accurata e vengono da noi accolte e distillate separatamente dalle altre.

Gli impianti, ove possibile, vengono utilizzati solo per materie prime e prodotto biologici; quando questo non è possibile, oltre ad una pulizia accurata delle apparecchiature, una parte della materia prima all’inizio della lavorazione e del distillato successivamente, vengono usati per una ulteriore pulizia delle macchine e declassati a “non biologico”, per questo le rese possono essere più basse rispetto alla media.

L’azienda che richiede la distillazione biologica deve precedentemente contattare il proprio ente certificatore ed adempiere all’iter da esso richiesto.

Ogni operazione, dalla consegna in distilleria delle materie prime alla restituzione del prodotto distillato biologico, viene preceduta da una comunicazione della distilleria inviata a mezzo PEC all’ente certificatore.

La approvazione dell’etichetta, che potrà essere applicata dall’azienda committente, è subordinata alla revisione da parte dell’ente certificatore dell’azienda committente.

Sicuramente la distillazione biologica certificata non è semplice, gli adempimenti sono tanti e la resa delle materie prime è più bassa, ma è un servizio che facciamo volentieri per aprire alle nostre aziende clienti quei mercati che fanno del “biologico” un requisito fondamentale e per offrire al consumatore finale una grappa biologica di qualità.

La distilleria Nannoni è stata la prima a dare importanza e risalto alla Grappa di Brunello a partire dagli anni 70.

Grazie alla vicinanza con Montalcino, è stato naturale che le prime vinacce distillate fossero proprio quelle del Sangiovese Grosso della DOCG Brunello.

Ancora oggi le vinacce vengono consegnate entro poche ore dalla svinatura, sofficemente pressate ed ancora ricche di vino e vengono distillate entro massimo ventiquattro ore dall’arrivo in distilleria.

La distillazione discontinua artigianale permette di esaltare al massimo le caratteristiche di questo vitigno ed è piacevole anche il confronto fra le grappe ottenute nello stesso comprensorio ma da zone diverse.

Nella Grappa di Brunello di riconoscono netti i profumi della vendemmia nelle colline intorno a Montalcino, il Sangiovese qui ha la sua massima espressione in termini di complessità aromatica.

Con l’invecchiamento di 12 mesi si ottiene la Grappa di Brunello invecchiata, con almeno 18 mesi di riposo in legno si ottiene la Grappa di Brunello riserva o stravecchia. Con una permanenza più prolungata,  otteniamo Riserva 3,5,7,10 anni. In genere l’invecchiamento viene effettuato in botti dove è stato affinato il vino stesso, agli aromi primari e di fermentazione si aggiungono pertanto quelli derivanti dal legno e quelli che il vino ha lasciato nella botte. Se il recipiente di legno utilizzato è una barrique per almeno la metà della durata degli invecchiamenti,  alle precedenti denominazioni è possibile aggiungere il dettaglio “barricata“. La Grappa di Brunello è una grappa da meditazione di grande carattere e gradevolezza.

Dati l’ampiezza di superficie del territorio di produzione del Chianti e la possibilità data nel disciplinare di gestire in uvaggio molteplici vitigni, le caratteristiche della Grappa di Chianti Classico e soprattutto della Grappa di Chianti, sono strettamente legate alla cantina che produce e vinifica le uve oltre che alle scelte agronomiche ed enologiche.

Dalla distillazione dell’uvaggio più tradizionale del Chianti Classico dove il Sangiovese è protagonista (accompagnato da percentuali variabili Canaiolo, Colorino, Cabernet Sauvignon e Merlot), si ottiene un distillato di grande personalità e particolarmente adatto anche ad invecchiamenti prolungati.

Non a caso la Grappa di Chianti Classico è stata una delle prime distillate nella nostra azienda ed oggi possiamo vantare botti di Grappa di Chianti Classico di oltre 15 anni all’interno del nostro magazzino di invecchiamento.

Sia dalle vinacce di Chianti Classico Sangiovese che da quelle ottenute dall’uvaggio di Sangiovese con altri vitigni (Canaiolo, Colorino, Malvasia, ecc…) grazie alla distillazione discontinua artigianale riusciamo ad ottenere  grappe dal profilo aromatico interessante e sempre unico.

Durante la distillazione discontinua artigianale è particolarmente interessante l’evolversi del bouquet di questa acquavite, e lo è altrettanto confrontare la complessità aromatica dei distillati ottenuti dalle vinacce conferite da aziende diverse.

Il nome corretto della Acquavite di miele è “Acquavite di idromele” dato che il miele non può  essere distillato se non dopo la fermentazione e che dalla fermentazione del miele si ottiene appunto l’idromele.

Questo prodotto si differenzia notevolmente sia per rarità che per le caratteristiche aromatiche dalla “Grappa al miele” ottenuta con la aggiunta di miele ad una acquavite di vinaccia.

Per la produzione della Acquavite di idromele il miele deve essere opportunamente diluito per ottenere le condizioni ideali per la fermentazione ad opera dei lieviti. La fermentazione ha ritmi più lenti rispetto a quella del mosto d’uva ed è una fase estremamente delicata.

Al termine della fermentazione la distillazione artigianale con impianto discontinuo permette di concentrare i profumi in una acquavite dove si percepisce netto l’aroma del miele di origine, con sentori di cera e fiori. Nette le differenze aromatiche fra acquaviti di miele ottenute da miele di fioriture specifiche.

Perché fare Gin italiano?
Dopotutto il Gin ha le sue origini in Olanda e la Gran Bretagna vanta la produzione di una bevanda affine già dal XVII secolo.

L’Italia tuttavia da sempre è stata un paese dove non solo il ginepro era presente, ma lo era anche in abbondanza, tanto da rifornire proprio i paesi produttori di gin!

Per questo, considerando che nell’arte della distillazione il nostro paese si è sempre distinto, e che dalla Val d’Aosta alla Sicilia le botaniche a disposizione per arricchire di aromi questo distillato non ci lasciano veramente che l’imbarazzo della scelta, ecco che è naturale che questa bevanda, oggi di moda soprattutto nella realizzazione dei cocktails, abbia terreno fertile.

Sono così tante le variabili nella produzione di Gin, che definire uno stile di “Gin Italiano” è impossibile.

Produciamo Gin Italiano Artigianale con un alambicco discontinuo da 250 litri, scegliendo per i nostri prodotti le bacche di ginepro dei boschi maremmani circostanti e le botaniche che caratterizzano il nostro territorio.

La distillazione del Gin Italiano Artigianale “London Dry Gin” e del il Gin Italiano Artigianale “Dry Gin Distillato” avviene durante l’arco di tutto l’anno, le quantità minime di prenotazione sono 150 litri per il primo e 100 litri per il secondo.

Per ottenere un ottimo Gin Italiano Artigianale è importante la massima cura nella cernita delle materie prime, operazione della quale ci occupiamo in prima persona, un controllo accurato dei tempi di infusione ed un sapiente dosaggio delle botaniche.

Il nostro Gin è stato premiato con medaglia d’oro al CWSA BEST VALUE 2019, medaglia d’oro al PRODEXPO MOSCA 2019 e medaglia d’argento al CMB – Concours Mondial de Bruxelles.

Mentre in Italia i consumatori vanno pazzi per il Whisky giapponese, in Giappone pare che il nostro whisky, il Whisky Italiano, sia apprezzato al punto che in molti si sono offerti di comprare le botti prima ancora che avessero finito l’invecchiamento!
Dopotutto “nemo profeta in patria”!

Il desiderio di una distillazione di malti italiani, per la produzione, una volta invecchiato il distillato, di Whisky Italiano, è nata dalla voglia di portare nel bicchiere il profumo della fermentazione dei cereali italiani, ed anchedei grani antichi.

Avendo potuto apprezzare il lavoro fatto da molti birrifici, prima ci siamo dedicati alla distillazione della birra per la produzione di acquavite di birra, da lì, il passo successivo è stato quello di avvicinarsi alla distillazione dei malti internazionali e successivamente dei alla distillazione di malti italiani ed all’invecchiamento del whisky italiano.

Dal 2011 produciamo Whisky Italiano Artigianale per conto terzi ed a proprio marchio.
Siamo stati i secondi in Italia ad uscire con il Whisky ed i primi a farlo in Toscana.

Produciamo Whisky Italiano con un impianto discontinuo da 1000 litri, scegliendo per i nostri whisky materie prime di alta qualità.
I nostri clienti sono i birrifici più prestigiosi, i produttori di cereali e di grani antichi, o gli appassionati di whisky italiano che ci contattano da tutto il mondo.

La distillazione della base di cereali fermentata non luppolata avviene durante tutto l’anno, le quantità minime di prenotazione sono circa 400 litri finiti imbottigliabili, ovvero quello che si ottiene riempiendo una barrique.

Per ottenere un ottimo Whisky Italiano Artigianale è importante la massima cura nella cernita delle materie prime, operazione della quale ci occupiamo in prima persona, un controllo accurato della distillazione ed un paziente invecchiamento.

Invecchiamo i nostri whisky all’interno di un magazzino fiscale sigillato dalla Agenzia delle Dogane. Possiamo fare invecchiamenti di oltre 20 anni.

error: Content is protected !!

Hai l'età per bere legalmente bevande alcoliche?